La verità sul Commissariamento dei Frati Francescani dell'Immacolata

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Daily Archives: 7 gennaio 2016

CORRIERE DELLA SERA: PER LA PERIZIA GRAFOLOGICA LA FIRMA E’ DI MANELLI

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La firma apposta da padre Stefano Maria Manelli sotto la lettera scritta con il sangue da una ex suora è autentica?

Una perizia grafologica di parte attribuisce al fondatore dei frati dell’Immacolata la firma sul giuramento

– di Amalia De Simone /Corriere TV

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La firma apposta da padre Stefano Maria Manelli sotto la lettera scritta con il sangue da una ex suora è autentica? Sì, almeno secondo la perizia la perizia commissionata all’avvocato Giuseppe Sarno, il legale che depositò presso l’autorità giudiziaria i dossier sui presunti abusi nei conventi dei frati e delle suore francescane dell’Immacolata. Le informazioni contenute nei dossier hanno portato all’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Avellino che sta cercando di far luce su pratiche penitenziali estreme, abusi, ricatti e perfino ipotesi di induzione alla prostituzione denunciate da suore, frati ed ex religiosi, nei documenti raccolti da monsignor Fidenzio Volpi (deceduto alcuni mesi fa), commissario apostolico nominato dal Vaticano dopo la sospensione del fondatore dell’Istituto Padre Stefano Maria Manelli.

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L’analisi

Alcune suore avevano parlato di patti di sangue, cioè lettere scritte con il sangue nel corso di un rito voluto proprio da Manelli. Corriere.it ha mostrato due di queste lettere e raccolto le testimonianze delle ex suore. Oggi un perito è chiamato a spiegare se la firma apposta su una di queste «promesse» sia di padre Manelli. «Ci sono pochi dubbi, la firma sembra quella di Manelli. L’analisi è parziale perché ho potuto esaminare solo documenti prodotti dall’avvocato Sarno – spiega Gianluca Capra, consulente grafologico specializzato in grafologia giudiziaria – Avevo a disposizione la cartolina scritta col sangue, alcune lettere scritte da Manelli e una busta inviata sempre dal fondatore. Ho proceduto secondo il metodo analitico-comparativo cercando di porre in rilievo analogie e difformità. Dall’analisi emerge che con elevata probabilità i documenti sono stati vergati dalla stessa mano. Vi erano alcuni punti che erano caratterizzanti il gesto scrittorio e che si sono riprodotti durante l’analisi delle scritture comparative per quanto riguarda la pressione scrittoria o l’alternanza degli assi letterali e così via… Non solo non ho trovato grosse difformità ma ho rilevato delle importanti similitudini tra le firme. È chiaro che questo è un giudizio che per quanto abbia un elevata probabilità di essere corretto, andrebbe approfondito con una perizia ad hoc».

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Lettere a sostegno del fondatore

Secondo Capra, le lettere scritte con il sangue ad un primo esame (non è stata infatti eseguita una perizia specifica) sembrerebbero entrambe scritte sotto stress psicologico e probabilmente sotto costrizione per l’andamento della grafia discendente, in quanto sono evidenti segni di titubanza e spasmi pressori. Intanto l’avvocato di padre Manelli sostiene di aver ricevuto tantissime lettere a sostegno del fondatore. Anche le indagini vanno avanti. I carabinieri stanno continuando ad interrogare suore ed ex religiose che avevano inserito la loro testimonianza nel dossier.

Originale e video: http://video.corriere.it/firma-apposta-padre-stefano-maria-manelli-sotto-lettera-scritta-il-sangue-una-ex-suora-autentica/f5c28b1e-b457-11e5-b7e0-5cea02412f89

 

Il Mattino: Patto di sangue, accuse a padre Stefano. Una perizia grafologica attribuisce al frate la firma in calce al giuramento

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Patto di sangue, accuse a padre Stefano. Una perizia grafologica attribuisce al frate la firma in calce al giuramento

di Loredana Zarrella

«Padre Stefano Maria» : è la firma apposta con una penna a inchiostro blu sotto la lettera firmata con il sangue da una suora il 21 maggio 1993, come patto di fedeltà al Fondatore della Congregazione. “Una firmaa autografa del fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata” secondo la perizia grafologica richiesta dall’avvocato Giuseppe Sarno, il legale della gestione commissariale dell’Ordine.

“Dall’analisi dei documenti in nostro possesso – scrive il consulente grafologo Gianluca Capra – e dai riscontri tecnici effettuati si deduce con elevata probabilità che la firma in verifica, apposta sul documento allegato alla seguente relazione tecnico peritale… a nome di “P. Stefano Maria” è riconducibile alla stessa persona firmataria dei documenti comparativi…”.

La perizia di parte conferma così quanto sostenuto finora dalle tante ex suore fuoriuscite dall’Istituto commissariato dalla Santa Sede nel 2013. Testimonianze venute fuori nel giugno scorso, con il dossier scandalo su quei patti di fedeltà che le consorelle sarebbero state costrette a sottoscrivere con il sangue.

Voci a cui il frate ultraottantenne aveva replicato nel novembre scorso attraverso la tv, nel programma di Rai Uno “La vita in diretta”. “Costrizioni, violenze, persecuzioni – aveva detto Manelli, – Non esistono queste cose. Non ricordo nulla, né di aver messo mai firme. L’unica firma che io metto è quella sul registro delle professioni religiose che si fanno con le sante messe, le celebrazioni, ecc. Non ricordo nulla anche perché, effettivamente, sono cose di 23 anni fa, eccetera. Non credo proprio, quindi”.

Dossier – L’analisi sarà posta all’attenzione degli inquirenti che indagano sulla vicenda.

La perizia parla invece di altro. Parla di una controfirma veritiera di Padre Manelli al patto di sangue, che ricorda i riti di affiliazione in uso tra i clan mafiosi; controbatte, in modo oggettivo, almeno al momento, in attesa di ulteriori verifiche, quanto invece contestato e smentito dal frate. “Sono solo fantasie – aveva detto Manelli, – accuse inventate dalle fuoriuscite come una specie di rivalsa perché dimostrati non idonei alla vita religiosa”. Perché inventarsi di aver firmato allora patti di fedeltà a lui e al suo cofondatore Padre Gabriele Maria Pellettieri?

La perizia, che sarà messa a disposizione degli inquirenti, si aggiunge al già corposo fascicolo sul caso dei Frati Francescani dell’Immacolata. Come elementi comparativi utili al lavoro di consulenza tecnico – grafica sono state utilizzate altre cartoline firmate da Padre Stefano Manelli.

Il Mattino – Irpinia – ed. 6 gennaio 2016

Daily Mail: Nuns claim they were forced to brand themselves with fire, eat out-of-date food and write orders of obedience in their own blood in Mafia-style initiations at Italian convent

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Nuns claim they were forced to brand themselves with fire, eat out-of-date food and write orders of obedience in their own blood in Mafia-style initiations at Italian convent

  • Italian nun claims she was forced to self-flagellate and eat old food
  • She also says she was encouraged to write her vows in blood 
  • Woman, then 17, says rituals were common at her convent in the 1990s 

A former nun has claimed that she was forced to engage in daily self-flagellation and encouraged to write her vows in her own blood while living in a convent in southern Italy.

The woman, now in her 30s, alleges that nuns of Franciscan Sisters of the Immaculate, which has its headquarters in Frigento, Avellino province in Campania, took part in the rituals in the 1990s.

In addition to the punishing rituals, she says she was fed out-of-date yoghurt and corned beef, which the nuns were told would not affect them if they ate it ‘with true obedience’.

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Accusations: A former members of the Franciscan Sisters of the Immaculate has claimed that nuns in the order were forced to perform daily self-flagellation, eat expired food and writer their vows in their own blood

In an interview with an Italian newspaper where she makes the damaging allegations, the former nun shows off a post card with her vows, signed by the head of the order.

She claims the vows were written using in her own blood, on the day of her initiation in 1996, when she was 17 years old.

‘Father Manelli [head of the order] was satisfied that we did this practice because it made our love for God more authentic, this eternal vow with God…made with blood,’ she told Correriere Della Sera.

‘All the practices related to expired food are true – expired yogurt or corned beef for example. We were told that if we ate that food with obedience nothing would have happened… but that’s not true because I had many stomach aches and abdomen pains.’

Claims: Italian newspaper Correriere Della Sera published the claims in November, and have since been contacted by a number of former members of the order making similar claims (stock image)

She also revealed that nuns of the order would ‘flagellated ourselves in the evening during the time it took to say these prayers: five Our Father, five Ave Maria and five Salve Regina’

The newspaper claims to have been contacted by a number of former priests and nuns with the Franciscans of the Immaculate who have told stories of alleged beatings, oppressions, violence and extreme practices such as flagellations, branding with fire, expired food and other abuses.

The allegations first surfaced in November last year, after which a dossier was compiled by the Vatican and handed over to investigators in Avellino.

The dossier reportedly contains a number of testimonies of members and ex-members of the Franciscans of the Immaculate order who back up the claims of the rituals being encouraged.

Father Stefano Maria Manelli, the General Minister of the order who founded it in the early 1970s, has denied all wrongdoing.

 

http://www.dailymail.co.uk/embed/video/1241291.html

Original: http://www.dailymail.co.uk/news/article-3384108/Nuns-claim-forced-brand-fire-eat-date-food-write-orders-obedience-blood-Mafia-style-initiations-Italian-convent.html#ixzz3wMgITYdW